Tools IA per la generazione di immagini (pt.2)

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INDICE

1. Introduzione

2. Adobe Firefly

3. Midjourney

4. Bing AI

5. Conclusioni

1. Introduzione

Ecco la seconda parte del nostro precedente articolo sui tools IA per la generazione di immagini! Se te lo sei perso clicca su questo link e visita il nostro sito: troverai tante informazioni utili sull’Intelligenza Artificiale e su come sfruttarla al meglio nella vita quotidiana. Ora però concentriamoci su questo interessante argomento!

2. Adobe Firefly

Molti generatori di immagini, tra cui alcuni di quelli di cui abbiamo trattato in precedenza, vengono criticati per l’utilizzo indiscriminato di materiale proveniente da Internet. Adobe Firefly, invece, è un software di Intelligenza Artificiale che si basa sulla libreria di immagini di Adobe (Adobe Stock) per la generazione di contenuti.

Molti generatori di immagini, tra cui alcuni di quelli trattati in precedenza, vengono criticati per l’utilizzo indiscriminato di materiale proveniente da Internet. Adobe Firefly, invece, è un software di Intelligenza Artificiale che si basa sulla libreria di immagini di Adobe (Adobe Stock) per la generazione di contenuti.

Perciò, le immagini che questo software restituisce non sono soggette a problemi legali di copyright e possono essere usate liberamente. Inoltre, Adobe Firefly è formato non da uno solo ma da un insieme di modelli generativi, utilizzabili per generare immagini ed effetti di testo, ma anche video.

Questo è uno dei tools più semplici da usare poichè è molto intuitivo e non richiede programmazioni particolari. L’unica cosa da fare è registrarsi con un indirizzo email al sito di Adobe Firefly e poi digitare la parole o descrizione nell’apposito spazio: il sistema fornirà immagini basate su quell’input. Ma vediamo per bene le principali caratteristiche che lo contraddistinguono:

  • È un generatore etico: come già detto, utilizza solo immagini e testi dalla sua personale libreria
  • È facile da usare: non è necessaria alcuna conoscenza particolare per usarlo
  • È integrato con Adobe Creative Cloud, che offre un’ampia gamma di possibilità creative​
  • Ha una funzione che permette di rimuovere e ripristinare parti di un’immagine utilizzando degli input di testo e un’altra funzione che permette di trasformare un ritratto in un paesaggio completo​

Come sottolineato più volte, questo è uno dei tools migliori da utilizzare vista la sua etica ammirevole; infatti, fa fronte a una tematica delicata riguardante l’IA, ovvero il suo rapporto con la controparte umana. Per spiegare meglio questo concetto, partiamo da una domanda: i generatori di IA dovrebbero essere addestrati su immagini senza il permesso esplicito degli artisti? Questa questione è tutt’oggi molto dibattuta, ma Adobe Firefly è riuscito a trovare una soluzione: a qualsiasi immagine che viene utilizzata è possibile applicare la funzione “do not train“. In questo modo, l’immagine in questione non andrà a rientrare nel set di dati con cui verrà addestrata l’Intelligenza Artificiale, garantendo così la privacy del materiale degli utenti.

3. Midjourney

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Midjourney fa parte dei tools di generazione di immagini che usano le reti neurali  GAN (Generative Adversarial Network). Inoltre, è tra i software più recenti: è stato creato solo nel 2022 da David Holz a San Francisco. Questo progetto è autofinanziato e si propone di rivoluzionare l’arte attraverso l’Intelligenza Artificiale.

Midjourney, come tutti i tools visti fino ad ora, consente agli utenti di creare immagini a partire da una parola chiave o un testo. È possibile scegliere lo stile, il colore, la prospettiva e altri dettagli per personalizzare la propria immagine. Un’altra importante caratteristica di Midjourney è che tutti possono utilizzarlo visto che non servono particolari competenze, ma solo immaginazione e una discreta conoscenza dell’italiano e dell’inglese.

Per accedere a Midjourney c’è bisogno di un account sulla piattaforma Discord (creabile sia tramite il browser sia tramite l’applicazione). Una volta completato questo processo, si possono generare gratuitamente fino a 25 immagini, al termine delle quali, è richiesto un abbonamento mensile. Ora si può iniziare a creare le immagini che, una volta ottenute, si possono: ingrandire (U), variare (V) o aggiornare. Le funzioni più avanzate sono ovviamente a pagamento. L’ultima versione di questo tool è il modello V5 che permette di creare immagini personalizzate, versatili e di qualità migliore. 

4. Bing AI

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Tra i tools trattati in questo articolo troviamo anche Bing AI, il chatbot intelligente integrato nei prodotti Microsoft, presente nel motore di ricerca Bing e come app Bing per tutti i dispositivi. Questo tool non genera solo testi rispondendo alle domande che gli vengono poste, ma genera anche delle immagini, a seguito dell’input inserito dall’utente.

Tra i tools trattati in questo articolo troviamo anche Bing AI, il chatbot intelligente integrato nei prodotti Microsoft, presente nel motore di ricerca Bing e come app per tutti i dispositivi. Questo tool non genera solo testi rispondendo alle domande che gli vengono poste, ma genera anche delle immagini, a seguito dell’input inserito dall’utente.

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Con Bing AI è possibile generare delle immagini attraverso tre metodi:

  1. Con Bing AI Chat: accedendo al browser Microsoft Edge, è possibile andare su Bing Chat. Una volta raggiunta la home page, si può selezionare lo stile di conversazione desiderato e, inserendo le proprie richieste nello spazio apposito, dopo pochi secondi sarà possibile visionare le immagini generate dal chatbot. È poi possibile inserire ulteriori informazioni, sempre restando nei limiti del buon gusto e dell’educazione 
  2. Con Bing Image Creator: la procedura è del tutto simile a quella precedente e si inizia accedendo al browser e digitando Image Creator. Inserendo i parametri voluti, si otteranno le immagini richieste. Sono presenti 25 gettoni virtuali, ciò significa che Bing sarà in grado di generare 25 immagini, al termine delle quali l’elaborazione delle nuove richieste sarà più lunga. 
  3. Con Microsoft Edge Browser: in questo caso basta accedere a Microsoft Edge e cliccare sull’icona di Bing. Si aprirà l’opzione “conversazione creativa” in cui sarà posssibile scrivere la richiesta nella barra di ricerca per poi attendere la generazione dell’immagine.

5. Conclusioni

Come abbiamo potuto notare in questi due articoli, l’Intelligenza Artificiale dà un importante apporto all’arte e sopratutto costituisce un apporto innovativo ad essa. I 6 tools IA di cui abbiamo parlato sono fondamentali per creare immagini in breve tempo ma molto realistiche. Rimangono ovviamente aperte le questioni etiche riguardanti il fare arte usando l’IA, ma come in ogni cosa ci sono i lati negativi e positivi perciò ci vuole sempre un equilibrio tra l’uomo e la macchina!

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