Intelligenza Artificiale: nascita ed evoluzione

Intelligenza Artificiale

INDICE

1. Introduzione 

2. Dove e quando nasce l’Intelligenza Artificiale: il contributo di Alan Turing

3. Il periodo dell’ottimismo (anni ’50 e ’60) e il declino (anni ’70 e ’80)

4. Rinascita e progressi: dagli anni ’90 a oggi

5. L’IA nel futuro: sfide e prospettive

6. Conclusioni

1. Introduzione

L’Intelligenza Artificiale (IA) è un ramo dell’informatica che si occupa di creare sistemi in grado di eseguire compiti che richiedono intelligenza umana. Questi sistemi imitano il ragionamento, l’apprendimento e altre funzioni cognitive degli umani. Questa tecnologia è piuttosto recente, con una storia ancora tutta da raccontare, iniziata negli anni Cinquanta e che oggi è diventata parte integrante della vita quotidiana di tutti noi. In quest’articolo faremo un breve viaggio nella storia dell’IA, passando tra i momenti più importanti che ne hanno caratterizzato la nascita e l’evoluzione!

2. Dove e quando nasce l'Intelligenza Artificiale: il contributo di Alan Turing

Intelligenza Artificiale

Le prime tracce di Intelligenza Artificiale risalgono agli anni Trenta del Novecento. Tra i maggiori esponenti in questo campo troviamo Alan Turing, uno dei primi teorizzatori dell’area informatica e dell’IA. Nel 1936 teorizzò le caratteristiche e il funzionamento di una macchina universale, che sarà una delle basi degli odierni computer: un ipotetico dispositivo informatico in grado di riconoscere le proposizioni matematiche. Questa macchina lavora in base all’idea matematica che tutti gli algoritmi sono eseguibili da una macchina, che può ragionare sul procedimento per provare se un teorema sia esatto o sbagliato, se viene dotata adeguati programmi. Nel 1950, Turing scrisse un articolo intitolato “Computing Machinery and Intelligence”, in cui proponeva quello che sarebbe divenuto noto come test di Turing. Secondo il test, una macchina poteva essere considerata intelligente se il suo comportamento, osservato da un essere umano, fosse considerato indistinguibile da quello di una persona.

Le prime tracce di Intelligenza Artificiale risalgono agli anni Trenta del Novecento. Tra i maggiori esponenti in questo campo troviamo Alan Turing, uno dei primi teorizzatori dell’area informatica e dell’IA. Nel 1936 teorizzò le caratteristiche e il funzionamento di una macchina universale, che sarà una delle basi degli odierni computer: un ipotetico dispositivo informatico in grado di riconoscere le proposizioni matematiche. Questa macchina lavora in base all’idea matematica che tutti gli algoritmi sono eseguibili da una macchina, che può ragionare sul procedimento per provare se un teorema sia esatto o sbagliato, se viene dotata adeguati programmi. Nel 1950, Turing scrisse un articolo intitolato “Computing Machinery and Intelligence”, in cui proponeva quello che sarebbe divenuto noto come test di Turing. Secondo il test, una macchina poteva essere considerata intelligente se il suo comportamento, osservato da un essere umano, fosse considerato indistinguibile da quello di una persona.

Intelligenza Artificiale

Grazie al lavoro di Turing, il tema dell’IA ricevette una forte attenzione da parte della comunità scientifica e nacquero diversi approcci: fra tutti, i principali furono la logica matematica (per la dimostrazione di teoremi e l’inferenza di nuova conoscenza) e le reti neurali (nell’ultimo decennio la loro tecnologia è stata implementata e oggi vengono applicate nell’ambito del Deep Learning, un ramo del Machine Learning).

3. Il periodo dell'ottimismo (anni '50 e '60) e il declino (anni '70 e '80)

Negli anni ’50 e ’60, l’Intelligenza Artificiale sperimentò un notevole incremento grazie alla creazione di programmi in grado di simulare il ragionamento umano. Uno degli episodi più famosi è stato rappresentato dal programma “Logic Theorist” di Newell e Simon, che riuscì a dimostrare i teoremi matematici. Questo successo rappresentò un importante traguardo nello sviluppo dell’IA e contribuì a consolidarne l’importanza nella comunità scientifica. Infatti, l’avanzamento ottenuto dai ricercatori con la creazione di questi programmi aprì nuove prospettive e possibilità di applicazione dell’IA in ambiti sempre più diversi e complessi. Il progresso compiuto nelle simulazioni del ragionamento umano segnò un punto di svolta nella storia dell’IA, gettando le basi per ulteriori evoluzioni e conquiste.

Purtroppo però, negli anni ’70 e ’80, questa tecnologia attraversò un periodo di declino a causa dei pochi finanziamenti e dello scetticismo che si era diffuso. Durante questo periodo, divenne evidente che anche queste nuove tecnologie avevano dei limiti. Nonostante ciò, si fecero significativi passi avanti, come lo sviluppo dei sistemi esperti e l’inizio delle ricerche sulla connessione neurale. Questi progressi sono stati fondamentali per gettare le basi del futuro dell’IA. 

4. Rinascita e progressi: dagli anni '90 a oggi

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Negli anni ’90, l’IA conobbe una rinascita grazie all’aumento della potenza di calcolo e ai progressi nelle reti neurali. Nacquero tecnologie come l’apprendimento automatico (Machine Learning) e l’apprendimento profondo (Deep Learning) che rivoluzionarono l’Intelligenza Artificiale, portando a progressi significativi in vari settori. Questo sviluppo ha aperto nuove possibilità e ha contribuito a rendere questa nuova tecnologia sempre più avanzata.

Nei giorni nostri, l’IA è presente in numerosi aspetti della nostra vita quotidiana: ad esempio, è alla base dei suggerimenti personalizzati sui motori di ricerca e dei sistemi di assistenza vocale nei dispositivi mobili. Le applicazioni moderne dell’IA spaziano dall’automazione industriale all’assistenza sanitaria, dalla guida autonoma allo sviluppo di farmaci. Ma lo sviluppo non si ferma, infatti l’IA continua a evolversi in modo rapido, il che permette di migliorare costantemente la nostra quotidianità e le tecnologie più diffuse.

5. L'IA nel futuro: sfide e prospettive

Il futuro di questa tecnologia suscita grande entusiasmo, ma ci pone anche dinanzi a sfide significative. Questa tecnologia ha un grande potenziale per rivoluzionare diversi settori, come la sanità, l’automazione industriale e i trasporti. Ma bisogna ricordare che è pur sempre una macchina e, per quanto abbia capacità simili a quelle umane, la sua etica rimane discutibile. Bisogna risolvere i problemi legati soprattutto alla tutela dei dati e all’impatto sull’occupazione che questa tecnologia ha. Tuttavia, con una gestione responsabile e una legislazione adeguata, questi problemi potrebbero essere superati per riuscire a vedere quanto l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nella nostra società possa portare numerosi vantaggi e migliorare la qualità della vita di tutti. Non vediamo l’ora di scoprire quali sorprese ci riserverà il futuro di questa straordinaria tecnologia e le possibilità che essa ci offrirà!

6. Conclusione

In conclusione, possiamo dire che l’Intelligenza Artificiale è passata attraverso un viaggio affascinante e complesso dalla sua concezione fino ai giorni nostri. L’entusiasmo che si era creato inizialmente ha lasciato il posto a scetticismo e sconforto, ma, nonostante questi alti e bassi, questa tecnologia è riuscita a dimostrare il suo valore, riuscendo a passare dall’essere una semplice idea teorica al fare parte della nostra quotidianità. È importante che ci sia sempre una componente umana poiché nessuna macchina potrà mai sostituirci ed è necessario comunque un controllo costante per evitare situazioni spiacevoli derivanti dalla ancora scarsa empatia di queste macchine. Ma sicuramente i benefici che l’IA ci porterà saranno numerosi. Visitate il nostro sito per saperne di più!

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